Il misterioso DLRO

13 Novembre 2019

 

In questo articolo vedremo in cosa consiste un DLRO. Un acronimo enigmatico. Riusciremo a svelarne il mistero? Proviamoci.  

Questa settimana parliamo di test di continuità, uno dei test più diffusi eseguiti dagli elettricisti di tutto il mondo. I multimetri tradizionali e la maggior parte dei tester di isolamento sono in grado di eseguire questo semplice test; tuttavia, alcune circostanze possono giustificare uno strumento più avanzato: un ohmmetro digitale a bassa resistenza (o DLRO, Digital Low Resistance Ohmmeter). 

Come funziona il test? 

Per prima cosa, è sufficiente collegare due cavi alle estremità opposte dell'elemento da testare e premere il pulsante "TEST" per leggere automaticamente una lettura della resistenza sullo strumento. Davvero complicato. In generale, un valore basso è considerato "buono", mentre uno alto è "cattivo". Purtroppo, è così semplice che molti spesso trascurano il fatto che spesso per soddisfare le esigenze di determinate applicazioni complesse è necessario uno strumento più avanzato.   

Se vi manca qualche informazione di base, sarà anche bene ricordare lo scopo di un test di continuità. Come indicato dal nome, è volto a stabilire se un circuito è continuo. Si coglie l'ovvietà? Un sagace gioco di parole! Un test di continuità garantisce l'assenza di errori di cablaggio e assicura che tutti i collegamenti siano corretti (e serrati). Proprio come li vogliamo. 

Ma non voglio un altro, ennesimo strumento. 

Parliamo prima degli aspetti generali dello strumento. Per i test di bassa resistenza, è la corrente, anziché la tensione, l'oggetto della nostra attenzione. Sia un ohmmetro a bassa resistenza che un multimetro funzionano con pochi Volt. Tuttavia, un DLRO può fornire qualsiasi valore compreso tra 10 e 600 A, mentre un multimetro funziona normalmente da 5 a 200 mA. Si tratta di una differenza piuttosto significativa. Allo stesso modo, i multimetri sono in grado di leggere valori di resistenza solo fino ai decimi, al massimo ai centesimi di ohm; i DLRO forniscono letture nell'ordine dei micro-ohm. 

Pertanto, un ohmmetro a bassa resistenza è particolarmente utile se si effettuano misurazioni inferiori a 1 Ω. A questo livello, il semplice controllo della continuità non è sufficiente. È necessario fare un passo avanti rispetto alle capacità di un multimetro. Ad esempio, serve la certezza che il circuito o il giunto sottoposto a test possano funzionare senza surriscaldarsi o bruciarsi. A chi piace un circuito bruciato? Nelle applicazioni più impegnative, come la messa a terra per la protezione dai fulmini, l'eliminazione dei guasti o la manutenzione di collegamenti imbullonati e giunti saldati, la misurazione nell'ordine dei micro-ohm consente di identificare e correggere i problemi prima che causino danni significativi. 

Per esempio? 

Se avete traslocato in un nuovo appartamento o in una nuova villetta e avete avuto il piacere unico di montare i mobili di Ikea (o di Mondo Convenienza, o di JYSK), allora saprete tutto sul serraggio dei bulloni. Saprete anche che montare i mobili può rovinare le relazioni, quindi fate attenzione: non è un'attività per tutti. Comunque, nel montaggio del telaio del letto, per le viti e i bulloni che state installando probabilmente vale la frase "più stretto è, meglio è". Non siamo esperti di arredamento, quindi non credeteci sulla parola.  

Per fortuna siamo invece esperti di sistemi elettrici e sappiamo che la stessa cosa non vale per la corrente elettrica. Un serraggio eccessivo dei bulloni può deformare i collegamenti, riducendo il contatto superficiale e aumentando la resistenza. Con il tempo, il calore generato da un serraggio eccessivo solleciterà il circuito fino a produrre un guasto. 

Che aiuto offre un DLRO in questa situazione? Rileva il serraggio eccessivo, espresso come valore di resistenza rispetto alla resistenza di collegamenti simili, e permette quindi di intraprendere azioni preventive. Comodo! Guardate l'immagine qui sotto per avere più chiaro di cosa stiamo parlando. 

 

 

Non vi abbiamo convinto? Ecco qualche dato per riflettere. Supponiamo che stiate misurando i collegamenti su una barra di distribuzione in rame. Ottimo. Anche il vostro multimetro di fascia alta, affidabile e di qualità, fornirà una lettura di 0,00 Ω a 200 mA. Anche se allontanate i puntali ed eseguite un'altra misurazione, ottenete comunque 0,00 Ω. Peggio, anche se collegate i puntali dalla barra a una terminazione con un bullone eccessivamente serrato, ottenete comunque una lettura di 0,00 Ω. Non ci credete? Abbiamo fatto questo piccolo esperimento e abbiamo le prove fotografiche per dimostrarlo. Vedete di seguito. 

 

Vediamo cosa succede con il DLRO. Non ci crederete, ma anche a solo 1 A, il DLRO legge 4 µΩ sulla stessa porzione della barra di distribuzione in rame. Oh oh. Quando eseguite il collegamento su una distanza maggiore, come prima, il DLRO indica 10 µΩ. Aspettate, il peggio deve ancora venire. Se poi collegate un puntale alla terminazione con un bullone eccessivamente serrato, la lettura schizza a 1,131 mΩ. Non so voi, ma a noi sembra di vedere una certa discrepanza tra questi strumenti. Per chi vuole le prove, le abbiamo incluse qui sotto. 

 

OK, credo che ora vi abbiamo convinto.

Bene. Non dimentichiamo che i multimetri digitali (DMM) avranno sempre un posto sulla cintura portautensili di un elettricista. Sono strumenti collaudati, affidabili e perfetti per i test di manutenzione elettrica di base, come la ricerca di errori nel cablaggio e la determinazione della continuità elettrica. Tuttavia, alcune circostanze richiedono tecnologie più avanzate. A proposito di tecnologia, dovremmo probabilmente menzionare il motivo per cui il DLRO è in grado di effettuare misurazioni così precise nell'ordine dei micro-ohm.

È la tecnologia ponte Kelvin a 4 fili, signore e signori. Mentre il DMM utilizza due puntali per collegarsi all'elemento sottoposto a test, il DLRO funziona in modo completamente diverso. Scoprite come nell'immagine riportata di seguito. Fondamentalmente, il DLRO inietta una corrente CC costante nel sistema, utilizzando i due collegamenti "C", come mostrato nella figura. Contemporaneamente, utilizza i due collegamenti "P" per misurare la caduta di tensione e calcolare la resistenza tra i due punti, eliminando il potenziale di resistenza del puntale o del contatto dalla lettura. La misurazione della resistenza ottenuta da un DLRO è notevolmente più precisa, consentendo di rilevare anche i problemi di resistenza più piccoli.   

- Meredith Kenton, Digital Marketing Assistant