Non fatevi spaventare

1 Novembre 2019

 

Questo spaventoso articolo si abbina perfettamente al dolcetto di Halloween che avete rubato dal cestello di vostro figlio stamattina a colazione. Se non avete figli, oggi è il giorno perfetto per fare un salto in negozio e fare scorta di dolcetti di Halloween scontati. Come sempre, siamo qui per voi con grandi idee! Probabilmente non pensavate che si trattasse di un articolo sui test elettrici a costi contenuti, vero? 

In ogni caso, l'argomento spaventoso di oggi sono i test ad alta tensione. Solo che non è così spaventoso come sembra e siamo qui per dirvi che questi test sono sicuri. Wow. Vediamo di che si tratta. 

Vogliamo i dettagli. 

Le apparecchiature per test elettrici operano a una tensione da media ad alta, a seconda del tester utilizzato. Comprensibilmente, questo potrebbe fare paura e, in generale, c'è accordo sul fatto che qualsiasi tensione superiore a 50 V sia potenzialmente pericolosa. Tuttavia, anche il vostro tappeto (o il vostro amatissimo gatto dopo essersi rotolato sul vostro soffice tappeto) può colpirvi con migliaia di Volt di elettricità statica. Ma sopravviviamo senza problemi. Come? 

La corrente: è lei il vero cattivo, il mostro, il nemico, il malvagio, o comunque lo si voglia chiamare. Se c'è qualcosa di cui avere paura, è la corrente. È questa che, passando attraverso il corpo umano, provoca i veri danni. Quantità di corrente molto piccole, perfino minuscole, sono innocue (parliamo di meno di 0,5 mA), ma qualsiasi valore superiore a 10 mA può essere nocivo per gli esseri umani, principalmente a causa del calore. A 50 mA, la prognosi è infausta. Una quantità di corrente così piccola in determinate circostanze può purtroppo essere fatale. 

Ora che abbiamo chiarito i termini, è il momento della verità. 

Come può essere effettivamente sicuro un test ad alta tensione? Non ci crediamo ancora. 

Ebbene, un tester d'isolamento è progettato pensando alla sicurezza dell'utente, quindi è dotato di un resistore di limitazione della corrente incorporato. In questo modo si ottiene una corrente sufficiente per portare a termine il lavoro, senza residui di corrente in eccesso o non necessaria. Se l'isolamento sottoposto al test lascia passare più di un paio di milliampere, è già compromesso. Sarà necessario riparare o sostituire immediatamente l'isolamento, quindi è inutile tentare di aggiungere ancora più di corrente. 

Se l'isolamento è "buono", sarà necessario uno strumento in grado di misurare livelli di corrente molto bassi, spesso nell'ordine dei nanoampere. Questo richiede un tester in grado di erogare tensioni ben all'interno della zona media. Da qui la necessità di tensioni più elevate, come 5, 10 o 15 kilo (mille) Volt. È chiaro? A livelli di corrente così bassi, il rischio per l'operatore è minimo e possiamo considerarlo "sicuro". 

Dobbiamo anche ricordare che, sebbene qualche milliampere non causi danni fisici al corpo umano, è comunque necessario promuovere pratiche sicure sul luogo di lavoro e considerare l'ambiente in cui viene eseguito il test. Se si lavora in uno spazio ampio e aperto, una piccola scossa di solito non è un problema, ma quando si lavora in piedi su una scala o si interviene su un motore, lo spasmo muscolare involontario, o contrazione, che ne deriva può avere conseguenze disastrose. Pertanto, devono essere sempre adottate le precauzioni necessarie e un atteggiamento generale di sicurezza nei confronti del test ad alta tensione. 

C'è però un altro fattore da considerare. 

Ricordate, il tango si balla in due. Mentre tutti si concentrano sul tester elettrico tenuto in mano, spesso ci si dimentica dell'altro fattore: l'elemento da testare. Questa è spesso la parte più pericolosa dell'intera situazione. L'elemento da testare può immagazzinare grandi quantità di energia statica nel suo isolamento, che viene polarizzata dal tester. Dopo un evento con forte stress o alto dispendio energetico, gli esseri umani hanno bisogno di scaricare la tensione e rilassarsi; il materiale isolante richiede lo stesso periodo di scarica dopo il test per rilasciare la capacità. Se non si presta attenzione, la scarica potrebbe passare direttamente attraverso il corpo quando si tenta di scollegare i puntali. Ahi! 

Per fortuna, gli ingegneri sono davvero all'avanguardia nell'innovazione e hanno sostanzialmente risolto il problema per voi. I tester di alta qualità sono ora dotati di funzioni di scarica automatica. Al termine della tensione del test, il tester attiva una rete di scarica resistiva. Suona quasi futuristico. Lo strumento emette inoltre segnali acustici e lampeggianti sullo schermo per tenere aggiornato l'operatore sull'avanzamento (o il mancato avanzamento) del processo di scarica. Quando si raggiunge un livello sicuro, lo strumento lo comunica all'utente. 

Un'ultima cosa. 

I tester dielettrici o Hi-pot sono una classe a sé. I tester di isolamento effettuano misurazioni rapide, accurate e precise, mentre gli Hi-pot adottano generalmente un atteggiamento di "sopravvivenza del più forte". Un sistema Hi-pot consente quindi di identificare le apparecchiature dubbie e portarle offline prima che causino danni al personale o guasti durante il funzionamento. Si tratta di strumenti potenti ad alta tensione che utilizzano anche livelli di corrente più elevati. In genere, gli Hi-pot vengono utilizzati per testare componenti che fanno parte di un'attrezzatura più grande e sono isolati dal contatto con l'operatore. 

Avete ancora paura? Speriamo davvero di no. Ora, condividete la verità sull'alta tensione con amici, estranei o un gatto nero per la strada. Con chiunque. Purché se ne parli. 

- Meredith Kenton, Digital Marketing Assistant