Introduzione ai connettori e ai tipi di ricarica EV

Tipi di EVSE
Esistono molti tipi di EVSE. Queste apparecchiature possono essere suddivise in quattro categorie, con una designazione che va dal Modo 1 al Modo 4. Le EVSE Modo 1, 2 e 3 forniscono alimentazione CA al veicolo, mentre le EVSE Modo 4, utilizzate per la ricarica rapida ad alta potenza, erogano alimentazione CC. Le EVSE Modo 4 sono l'unico tipo in cui il "caricabatteria" fa parte dell'apparecchiatura; per tutti gli altri tipi, il caricabatteria è all'interno del veicolo. Esaminiamo questi tipi di EVSE più nel dettaglio.
Modo 1
Si tratta di una modalità di ricarica CA che viene generalmente considerata una fornitura di emergenza. L'apparecchiatura EVSE è costituita esclusivamente da un cavo che collega il veicolo a una normale presa di corrente non dedicata. L'implementazione e l'uso sicuri di questa modalità dipendono dalla sicurezza dell'impianto elettrico. Nel Regno Unito, la potenza di ricarica massima è 3 kW. Poiché non esiste alcun controllo automatico sulla funzione di ricarica e non è possibile garantire un'adeguata protezione RCD, la ricarica in Modo 1 deve essere utilizzata solo in mancanza di alternative. In realtà, questa modalità è illegale in molti paesi.

Modo 2
Si tratta di una modalità di ricarica CA che utilizza una EVSE portatile o un cavo di ricarica speciale che include funzioni di controllo e protezione dai guasti a terra (massa). Analogamente al Modo 1, utilizza una normale presa di corrente non dedicata, il che significa che è limitata a una potenza di ricarica massima di 3 kW nelle applicazioni domestiche, anche se con una presa di corrente industriale da 32 A è possibile raggiungere potenze fino a 7,4 kW. Le EVSE Modo 2 sono generalmente considerate di fascia bassa, ma in questo caso l'utente ha il vantaggio di poter portare con sé l'apparecchiatura quando si reca in luoghi in cui non sono disponibili altri impianti di ricarica.

Modo 3
Si tratta di una modalità di ricarica CA che utilizza una EVSE fissa dotata di funzioni di controllo e protezione dai guasti a terra (massa). È sempre alimentata da un circuito dedicato e, a seconda del tipo di alimentazione, può erogare corrente monofase o trifase al veicolo. La potenza di ricarica tipica è di 3,7 kW o 7,4 kW negli impianti domestici, ma può essere molto più alta (50 kW o più) nelle applicazioni commerciali e pubbliche in cui è disponibile una capacità di alimentazione sufficiente. Attualmente, questo è il tipo di EVSE più comune.

Modo 4
Si tratta di una modalità CC che utilizza una EVSE fissa che incorpora il sistema di ricarica (raddrizzatore), unitamente a funzioni di controllo e protezione dai guasti a terra (massa). È sempre alimentata da un circuito dedicato. I caricabatterie Modo 4 sono progettati principalmente per la ricarica rapida e ultra rapida, e spesso si trovano in luoghi pubblici quali le aree di servizio autostradali. La potenza di ricarica massima può essere pari o superiore a 100 kW.

Connettori
Per collegare i veicoli elettrici alla EVSE vengono utilizzati diversi tipi di connettori. Uno dei più comuni in Europa è il Tipo 1 EN 62196-2, che è l'equivalente dello standard nordamericano e giapponese J1772. Viene utilizzato con le EVSE Modo 2 e Modo 3 e ha una potenza nominale massima di 7,4 kW monofase. In Europa è comune anche il connettore Tipo 2 EN 62196-2 (Mennekes), che ha una potenza nominale massima di 16,1 kW monofase o 43,7 kW trifase.
Per le EVSE che forniscono corrente CC al veicolo, sono disponibili il connettore CHAdeMO, con una potenza nominale massima di 100 kW, e il connettore CCS, con una potenza nominale massima di 170 kW. In Europa, i veicoli Tesla utilizzano il connettore CCS, ma in altri mercati si usa un connettore proprietario.
La tendenza del settore in Europa e nel Regno Unito è quella di implementare esclusivamente connettori Tipo 2 (Mennekes) e CCS1, mentre negli Stati Uniti sarà il NACS (North American Charging Standard), che è l'equivalente del connettore Tesla.
